Il tango da respirare, ascoltare, ballare. Come danza, improvvisazione, condivisa nelle coppie in pista. Non fissato una volta per tutte. E allora, perché scriverne? La scrittura definisce e circoscrive i suoi oggetti e il tango inafferrabile. Ma, se lo si vive, si cerca di farlo proprio, di conoscerlo, di entrare nel suo mistero. In milonga, in scena, sugli schermi, nelle onde e nei ritmi della musica, il tango rinasce ogni notte, viaggia i continenti, cambia musica, instancabilmente. Non solo tacchi e spacchi, bravura mascolina, passione e seduzione – anche – ma geometrie e architetture, ascolto di sé e dell’altro/a, condivisione di un piacere e anche cambio de rol. Il tango personale e universale. Il tango diventato nel tempo anche spettacolo, sfida di virtuosi, in palcoscenico, teatro musicale con un gigante come Astor Piazzolla, pop nel mix con l’elettronica. Il tango come danza, il tema che l’autrice ha scelto di indagare a tutto campo, senza limiti né pregiudizi, con la massima apertura e curiosità, in un intreccio di storia e attualità, guardando già al domani.